Ci siamo, abbiamo chiesto i poteri sostitutivi per il Parco Poligenerazionale di Bagnoletto, dopo aver presentato anche in Campidoglio la medesima richiesta per il mancato avvio di importanti lavori di bonifica ambientale di Villaggio Africa, attesi da ottobre 2021.
Proseguiamo su questa strada così come avevamo annunciato perché è questa la nostra funzione da mandato elettivo: di tutela degli interessi della nostra comunità e di controllo e verifica del comportamento dell’amministrazione. Con l’amministrazione M5S nel 2019 abbiamo finanziato il Parco di Bagnoletto per 350mila euro ed aggiudicato i lavori a fine 2020. Sono numeri e fatti, non parole.
Con l’amministrazione in quota PD, invece, arriva un nuovo Direttore Tecnico che decide di revocare in autotutela l’appalto nel 2022, nel silenzio da Ponzio Pilato di Presidente e Giunta. Certo, abbiamo contestato questa scelta scellerata ma dopo oltre dieci anni di battaglie di diritto, raccolta firme e molteplici richieste da parte del comitato locale e dei cittadini, non resta che un pugno di mosche e tanta indignazione.
Con un’interrogazione di maggio 2023 che ancora attende risposta e che, insieme alla richiesta dei poteri sostitutivi, rivolgiamo al sindaco di Roma, poniamo queste domande: che fine hanno fatto i fondi del parco? Quanti soldi sono stati riconosciuti come penale all’impresa aggiudicataria per aver voluto rescindere il contratto? Il mutuo per la realizzazione dell’opera è stato estinto o è ancora attivo? Ci sono ricorsi o appelli alla Corte dei Conti da parte di privati o da parte dell’amministrazione capitolina per un eventuale danno erariale? Sono tutte domande che meritano risposte.
Sono quindi parole vuote quelle dell’attuale governo del Municipio X, che dice di voler realizzare il parco ma non risponde a queste domande e chiarisce. Dopo quasi due anni di governo, si mettano i fondi per la progettazione e l’opera e, se non ci sono risorse, si diano risposte ai cittadini senza dormire un attimo di più.
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