È dovuto intervenire il Capo dello Stato per dire che sulle concessioni balneari aveva ragione il M5S di Roma nel metterle a bando.
Nella lettera inviata ai presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio, è proprio Mattarella a ricordare la direttiva europea 2006/123/CE, che impone la concorrenza nel settore dei servizi.
In Italia ci hanno abituati ad andare avanti a colpi di proroghe e procedure di infrazione europee pur di non adeguare il nostro ordinamento al diritto europeo.
Ora mi farò qualche nemico, ma poco importa perché so di essere nel giusto dicendo che si sono svegliati tutti, compreso qualche esponente nazionale del M5S. Ma quando governavamo Roma, e soprattutto il Municipio X, in molti hanno dormito invece di sostenere la nostra scelta politica di diritto nel mettere a bando le concessioni demaniali marittime in scadenza 2020 disapplicando la legge nazionale a vantaggio di quella sovraordinata. Forse perché prorogando di 15 anni le CDM durante il governo giallo-verde qualcuno ha preso una toppa e doveva difendere la posizione?
Per fortuna uno di questi è sparito dai radar M5S, il buon vecchio Di Maio, chiaramente un eufemismo.
Voglio anche ricordare che il primo atto della Giunta PD nel X Municipio è stato proprio quello di annullare i bandi di gara che avevamo fatto il cui iter era arrivato fino alla pubblicazione della graduatoria dei vincitori. Una scelta che abbiamo difeso con le unghie e con i denti, con esposti e denunce, non perché fosse una nostra battaglia, ma perché era la cosa giusta da fare.
Ricordo anche che qualcuno ci offendeva per i bandi fatti, prima ci definiva amici dei balneari e poi nemici a seconda di come tirava il vento, ma è stato proprio il Consiglio di Stato a confermare che quei bandi erano regolari rimandando all’amministrazione la riattivazione delle procedure.
Che farà adesso il PD a Roma dopo che ha sostenuto l’annullamento dei bandi che avevamo fatto nel 2020? Intanto il Municipio X, primo artefice dell’annullamento dei bandi, se n’è lavato le mani restituendo le deleghe demaniali al Campidoglio.
Il Governo Meloni, tra pochi giorni, dovrà fornire delle risposte alle osservazioni dell’Unione Europea in materia di uso degli arenili, che, se non sufficientemente motivate vedranno l’Italia deferita alla Corte di Giustizia europea con il rischio di relative sanzioni.
Per giustificarvi, vi prego, non usate la solita triste storia trita e ritrita della mappatura delle concessioni, dei lidi, dei canoni, perché è roba diventata una barzelletta, quella che siamo come Paese nei confronti dell’Europa.
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